Il mercato libero dell’energia elettrica può fornire delle opportunità di risparmio per il consumatore. La principale differenza in tal senso è la possibilità di avere prezzi fissi e servizi aggiuntivi per un periodo più lungo di tempo. Guardiamo nel dettaglio cosa è cambiato.
Il passaggio al mercato libero dell’energia elettrica è stato reso possibile dal Decreto legge n. 79 del 16 marzo 1999. Tale decreto, in linea con la direttiva della Comunità Europea del 1996 per la creazione di un Mercato Unico dell’energia in Europa, ha consentito una graduale liberalizzazione del mercato energetico. A partire dal luglio del 2007 qualunque azienda può entrare sul mercato e i consumatori possono scegliere da chi rifornirsi. Fino al giugno del 2019 sarà presente il Servizio di Maggior Tutela, che scomparirà del tutto a giugno 2019. Tale servizio consente agli utenti di avere fornitura elettrica a condizioni economiche e contrattuali decise dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico.
Da luglio 2019 quindi tutti gli utenti dovranno passare al mercato libero.
Il cambiamento verso il mercato libero dell’energia elettrica permette alle aziende fornitrici di stabilire le condizioni economiche del servizio in un regime di libera concorrenza. Il fine di questa riforma è quello di abbassare le tariffe a favore dell’utenza grazie alla concorrenza tra operatori del settore. Il consumatore potrà così risparmiare scegliendo l’offerta più vantaggiosa o scegliendo dei servizi aggiuntivi (per esempio manutenzione degli impianti compresi nel prezzo, sconti, ecc.). Un esempio di come si possa già risparmiare con il mercato libero è la garanzia di alcuni operatori del settore di bloccare il prezzo per un periodo di tempo a chi attiva un nuovo contratto, al contrario il Servizio di Maggior Tutela che li aggiorna ogni 3 mesi.
Per passare al mercato libero è sufficiente inoltrare la richiesta al nuovo fornitore che comunicherà al precedente la decisione di cambio dell’utente. Entro due mesi il cambio sarà effettuato e il servizio non sarà interrotto in nessun caso.
Il cambio di fornitura è generalmente gratuito: raramente è richiesta una marca da bollo di 16€ o un deposito cauzionale.
Se si vogliono leggere consigli riguardo alla scelta della tariffa più conveniente si possono trovare in questo articolo.